giovedì 4 marzo 2010

VEDI FOTO

Non è proprio una gran bella giornata ed allora l'impellente bisogno di distrasi con una qualsiasi cosa diventa vitale. Ho fatto il ragù, ho fatto una torta, ho pulito il bagno che se viene Grissom mi fa i complimenti, ah! ovviamente ho lavorato. Ed ora che il giramento non è ancora finito scrivo un pò, lo so, non avete contribuito al mio stato d'animo ma ve lo dovete sorbira virtualmente ... dispiace, dirò una preghierina per voi! Oggi ho l'assoluta necessità di tagliare con ciò che mi fa male, quando mi succede io faccio quello che chiamo il giro di telefonate terapeutico. Chiamo una serie di persone che conosco e dico loro che gli voglio tanto bene e sento il loro tono diventare dolce, prendersi una pausa e dirmi che mi vogliono tanto bene anche loro, la Ci in verità mi dice sempre che mi ama ... la solita esagerata!!!! Finito il tour terapeutico mi sento meglio, con le pile ricaricate e pronta a sfoderare la spada contro il primo coglione che vuole rovinarmi il mio stato di grazia ritrovato.Kiss.

mercoledì 17 febbraio 2010

domenica 14 febbraio 2010

IO, S, E L'OSPEDALE

Sabato sera alternativo... vuoi mica fare sempre le solite cose!!!! Ricovero S. per quello che spero essere l'ultimo esame di un cammino intrapreso a settembre 2009. Wonder si trasforma all'accetazione quando due mani, sicuramente capaci, ma sicuramente estranee, infilano un ago cannula (che per me ha le dimensioni del campanile di giotto) nel braccio della mia vita. Due occhioni azzurro cielo mi fissano impauriti e la sua mano stritola la mia, io vorrei stritolare quella dell'infermiera, ma mica ce l'ho con lei ... è lo spirito di conservazione quello che a me frega!! Esamino semplice semplice (ovviamente per chi non lo deve fare!) solo un prelievo ogni venti minuti dalle 22 alle 06 del mattino dopo... s. ci lascia il sangue ed io la vita! S. è stato un grande, io ho fatto la brava!!! Abbiamo festeggiato alle 6 e 10 con cioccolata in tazza e caffè offerto al suo torturatore come segno di pace. Ovviamente ora mi sa che non ho più le gambe, lui invece oggi si è mangiato: panino con cotto e fontina alle otto e un estathè alla pesca, oggi lasagne delle mia parti e due filetti con il purè ... e domani ....
topi morti (Aldo, Giacomo e Giovanni)

sabato 6 febbraio 2010

il nome

Ho sempre avuto un certo successo con gli uomini. Grazie a chi sa.

giovedì 4 febbraio 2010

mercoledì 3 febbraio 2010

E, la febbre e la Lella.

Tra me e la foto, non c'è poi questa gran differenza, piccola, tozza, forse cambia il colore della borsa del ghiaccio ... quella si!! HO LA FEBBRE e siccome mi ammalo una volta all'anno, la faccenda è straordinaria. Sono prolissa ma del resto lo sono anche quando godo di buona salute. Mi sa che la febbre stia salendo, lo vedo dalle stronzate che dico e soprattutto che penso, il che è molto più grave!! Ho telefonato alla Lella, la mia genitrice, a volte mamma, siccome ho la febbre e tutto può essere riconducibile ad uno stato temporaneo di infermità mentale ho pensato di levarmi quel sassolino che avevo nella scarpa da agosto. Mi faccio schifo da sola, soprattutto perchè ho goduto (goduto davvero!) nel vedere il cadavere del nemico attraversare il mio fiume. Le sue parole di dispregio nei miei confronti hanno legittimato gli altri a disprezzarmi in modo palese, "tanto non la sopporta nemmeno la madre", ed io ad incassare, a piangere, a capire e perdonare io per tutti perchè "chi ha più intelligenza la usi". Oggi sotto l'effetto della tachipirina 1000 ho preso il coraggio a due mani ed ho vinto ... cioè vinto per modo di dire perchè, qui, ci sarebbe solo da stendere un velo pietoso sulla vicenda ... COME AL SOLITO!

martedì 2 febbraio 2010

L'IMPORTANZA DI UN NOME

Dopo innumerevoli prove di amicizia autentica via web, dopo mille complimenti sempre pensati, vissuti e mai scontati, dopo la condivisione di qualcosa di raro, sia positivo che negativo, dopo il mio addio ed il mio ritorno sono qui, in ginocchio, con la voce tremante e gli occhioni lucidi (voglio vedere chi è il senza cuore che riuscirebbe a resistere a tale strazio!)a chiedere un nome proprio , proprio per differenziarlo da quelli comuni. Non chiedo stato civile, ubicazione, altezza, lavoro e nessuna caratteristica fisica perchè di ciò si nutre la piccola gente, io pur essendo piccola mi nutro dell'interno di tutte le cose. Il destinatario di questo messaggio è pregato di adempiere ai suoi doveri di amico web, i tempi sono maturi e onestamente la mia ora si avvicina sempre di più (il vittimismo ha sempre il suo fascino!)

lunedì 1 febbraio 2010

WitchLore - Giochi by FlashGames.it

WitchLore - Giochi by FlashGames.it

la favola di febbraio

La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei. Dopo il caffè, la Follia propose: " Si gioca a nascondino?". "Nascondino? Che cos'è?" - domandò la Curiosità. "Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare". Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia. " 1,2,3...", la Follia cominciò a contare. La Fretta si nascose per prima, dove le capitò. La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi. La Gioia corse in mezzo al giardino. La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi. L' Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso. La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano. La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a novantanove. "CENTO! - gridò la Follia - Comincerò a cercare". La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto. E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza. Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: "Dov'è l'Amore?". Nessuno l'aveva visto. La Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi, sotto le rocce, ma non trovò l'Amore. Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido. Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio. La Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre. L'Amore accettò le scuse. Oggi l' Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre!!

domenica 31 gennaio 2010

IL CUORE

CUORE= muscolo cavo, contrattile, posto nel torace, centro della circolazione sanguigna. CUORE= centro dell'universo, più femminile che maschile.